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sabato 5 ottobre 2013

Una giornata di passi: Gavia, Stelvio, Resia, Maloja

L'estate è finita, ma cerchiamo di sfruttare al meglio le ultime giornate di sole!
Sveglia alle 6.00 e partenza alle 6.30, direzione passo Gavia!
Nonostante il tempo non sembri dei migliori, decidiamo di partire lo stesso. Imboccata la superstrada da Zanica (Bergamo) costeggiamo il lago d'Endine e proseguiamo in direzione Lovere, sul lago d'Iseo. Continuiamo fino ad Edolo, dove la strada inizia ad essere più coinvolgente abbandonando i rettilinei. Il paesaggio inizia a cambiare e percorriamo strade che attraversano i primi paesini di montagna. Superato Ponte di Legno prendiamo la strada che ci porta al passo Gavia, confine tra la provincia di Brescia e Sondrio, e tra tornanti, laghetti e un paesaggio lunare privo di piante ma ricco di rocce e piccole frane raggiungiamo la vetta.
La strada, se pur stretta e priva di paratie e mantenuta in condizioni non perfette, è divertente e rappresenta la vera essenza di un passo: una striscia di asfalto, poco traffico e tanta natura!!
Vista l' arietta fresca (circa 7 gradi) decidiamo di fermarci a far colazione e a quota 2652 m. facciamo la nostra prima tappa!

PASSO GAVIA:
Il Passo del Gavia è un valico alpino delle Alpi retiche meridionali, che mette in comunicazione l'alta Valle Camonica e la Valfurva, ai confini fra le province di Brescia e Sondrio.
È attraversato da una strada (SS 300 del Passo di Gavia) ad alto contenuto paesaggistico che da Ponte di legno, passando da Santa Caterina di Valfurva conduce a Bormio. È meta turistica frequente di cicloamatori e motociclistici d'estate e con scarso traffico veicolare, soggetto a chiusura invernale. Pendenza che tocca il 16%,tornanti stretti, carreggiata se possibile più stretta ancora e strada senza barriere. In prossimità del passo esiste l'unico luogo in Italia dove è possibile trovare un tratto di Tundra artica, relitto dell'ultima glaciazione, che copre una estensione di circa duecento metri quadrati su dei dossi morenici.






 Ripartiamo e raggiungiamo velocemente Bormio e da li ci avviamo per la salita del mitico Passo dello Stelvio. Abbiamo sentito spessissimo parlare di questo passo, ma quando si arriva ai primi tornanti restiamo a bocca aperta: ci troviamo davanti una parete con una strada ricca di tornanti che sale quasi verticalmente...fantastico!!



Ben 36 tornanti si presentano di fronte ai nostri occhi e sotto le nostre ruote, li percorriamo estasiati e raggiungiamo velocemente la cima del passo. In cima veniamo accolti da un buon profumo di salamelle e da austriaci e tedeschi intenti, nonostante il freddo e il vento, a divorare panini e a scolarsi birre!!
In cima il panorama è mozzafiato, la strada che scende dal lato altoatesino con i suoi 48 tornanti ci invoglia a continuare il nostro viaggio e dopo un caffè veloce ci rimettiamo in sella, destinazione passo Resia!

 La discesa dal versante altoatesino è veramente fenomenale, i 48 tornanti e le strade ben tenute ci accompagnano in questi paesaggi stupendi. Finiti i tornanti torniamo ad essere circondati dai  boschi e per poco non investiamo un gruppo di pecore che hanno deciso di pascolare sull' asfalto subito dopo una curva!

PASSO DELLO STELVIO:
Dal punto di vista geomorfologico il passo divide le Alpi Retiche occidentali dalle Alpi Retiche meridionali. Il passo si trova all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio vicino ad importanti massicci come il Monte Livrio, l'Ortles ed il Monte Scorluzzo.
Il passo si trova in prossimità del confine con i Grigioni Svizzeri, a cui è collegato tramite il vicino Giogo di Santa Maria (2503 m s.l.m.).
La strada statale che lo attraversa, collegando Bormio e la Valtellina con Trafoi e la val Venosta, conta ben 48 tornati sul versante altoatesino e 36 su quello lombardo.
Su tutti e tre i versanti, i due italiani e quello svizzero, il passo rimane chiuso durante l'intero periodo invernale (chiusura invernale) e oltre tra ottobre e maggio.



Seguendo la strada che scende dallo Stelvio attraversiamo Glorenza,una piccola cittadina medievale circondata dalle mura. Proseguiamo verso il lago di Resia e il panorama cambia decisamente diventando quello tipico trentino. Prati e pascoli a non finire ci accompagnano, su strade dalle  grandi curve fluenti e, purtroppo, ricche di traffico, fino al lago Resia. Il lago Resia è famoso per la sua storia e il suo campanile che spunta dal mezzo dell' acqua, rendendolo così un luogo affascinante e ricco di turisti.



LAGO DI RESIA:
 



Seguiamo la strada che chilometro dopo chilometro ci porta al Passo Resia, confine italiano con l' Austria. Nulla a che vedere con gli altri passi fatti in mattinata, qui le strade sono piene di macchine camper e roulotte, e la carreggiata non è più stretta e tortuosa ma lascia spazio ad ampie curve e a immensi pascoli. Raggiungiamo il passo Resia 1455 m. 
La nostra permanenza in Austria dura soltanto una decina di km, raggiungiamo velocemente la Svizzera e senza controlli passiamo la dogana. Attraversare la Svizzera è veramente uno spettacolo, le strade sono in uno stato più che ottimo e i paesaggi sono stupendi...animali al pascolo ovunque, fiumi dall' acqua limpida e traffico praticamente assente, un altro mondo!!Arriviamo in men che non si dica a Sankt Moritz e decidiamo di pranzare in riva al lago!!Ripartiamo, attraversiamo senza rendercene conto il passo Maloja e arriviamo velocemente a Chiavenna dove la nostra Vespa inizia a fare scherzi!!Ci fermiamo a fare una foto sul confine con l Italia e una volta spenta, la Vespa, non ne vuole sapere di ripartire, ma dopo qualche tentativo abbiamo la meglio, ci rimettiamo in sella e passando dal lago di Como (nel frattempo il mondo fatato Svizzero è finito e a risvegliarci solo le innumerevoli buche del fondo stradale sconnesso!!) procediamo filati verso casa,nella speranza che il motore non venga a mancare!!!
Arriviamo a casa sani e salvi e nel frattempo la Vespa sembra si sia ripresa...speriamo in bene!!

KM TOTALI: 520
CARBURANTE: 30€
CONSIGLI:
- guanti invernali e una felpa in più sono indispensabili;
-per entrare in Svizzera controllate di aver la carta d' identità valida per l' espatrio;
-se dovete far benzina in Svizzera potete fare a meno di cambiare i sodi in franchi, i distributori automatici accettano gli euro;
-state attenti alla benzina, quella con 95 ottani costa di meno ma da problemi ai motori ad iniezione (probabile motivo per cui la nostra Vespa non ne voleva più sapere di partire)
...usate quella a 98!


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